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Sila Greca, risveglio sotto una spessa coltre nevosa

La perturbazione che nella giornata di sabato 23 febbraio ha interessato la Calabria, è stata provocata dall’irruzione di una massa d’aria molto fredda di origine artica (dal mar di Barents) che poi, percorrendo un lungo tragitto sulla Russia e l’Europa orientale (assumendo pertanto caratteristiche maggiormente “continentali”) è giunta sul sud Italia, apportando intense correnti di grecale (cioè provenienti da nord-est). Così, l’instabilità causata da un minimo di bassa pressione formatosi a largo dello Ionio crotonese, ha provocato intenso maltempo soprattutto sui versanti esposti, cioè quelli orientali.

In particolare, in questa occasione, sono stati maggiormente interessate le zone della Sila Greca, cioè i territori più settentrionali della Sila, i cui centri principali sono Acri, Longobucco, Bocchigliero, ma anche parte dei territori di alcuni comuni della valle del Crati come Luzzi, Bisignano, etc.

E proprio in questi centri, nella giornata di sabato 23 febbraio, si sono verificate nevicate abbondanti accompagnate da fortissime raffiche di grecale che hanno creato accumuli eolici importanti.

Di seguito mostriamo le foto più spettacolari e le informazioni sugli autori degli scatti, e sugli spessori finali misurati nella mattinata odierna.

 

Longobucco 780 m slm

foto di Mario De Simone

Sila Greca

Sila Greca

Sila Greca

Sila Greca

 Da qui in avanti le foto della sera di sabato 23 febbraio di Longobucco

Acri 700 m slm

foto di Francesco R Spina

foto della sera di sabato 23 febbraio

Luzzi 585 m slm

foto di Alfredo d’Ambrosio

spessore manto nevoso (informazioni di Alfredo D’Ambrosio): 20 cm

a cura di www.meteoincalabria.com

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