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Resoconto climatico dell’anno 2017 della Calabria

L’anno 2017 per la Calabria è stato particolarmente vivace da un punto di vista meteorologico.

Si è passati infatti dalla storica ondata di gelo della prima parte di gennaio 2017 con temperature minime che hanno raggiunto i -17,6° ai 1928 m slm di Botte Donato (Sila Grande) (ricordando anche gli storici -8,6° di Cosenza (seconda minima più bassa di sempre), i -4,4° di Catanzaro (terza minima più bassa di sempre)) a un’estate infuocata caratterizzata da ripetute ondate di caldo di origine subtropicale continentale, ovvero masse d’aria provenienti dai deserti algerini, che hanno permesso alle temperature di raggiungere valori massimi altissimi come i 44,2° di Torano Scalo (CS) il 5 agosto 2017 (a soli 0,7° dal record assoluto di 44,9° del luglio 2007), i 42,7° di Sellia Superiore (CZ) il 3 agosto 2017 e i 42,7° di Rizziconi (RC) il 30 giugno 2017.

Il tutto in un contesto secchissimo con piogge annue che hanno raggiunto ovunque valori notevolmente al di sotto delle medie: solo per fare qualche esempio Crotone ha raggranellato la miseria di soli 0,6 mm nei tre mesi estivi (con luglio e agosto a secco); Cosenza 3 mm (con giugno a secco).

Di seguito riportiamo i riepiloghi delle anomalie delle temperature medie mensili e delle piogge mensili (anno 2017) per ciascun capoluogo provinciale, sulla base dei dati temperatura registrati dalle stazioni meteorologiche del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.

Città di Cosenza

Da un punto di vista termico la temperatura media annua è stata di 15,8° a fronte di una media del periodo ’87-’06 di 15,7°; anno, pertanto, complessivamente in media o (molto) poco al di sopra d’essa: +0,1°, grazie soprattutto alla notevole anomalia negativa di gennaio (ben 2,9° al di sotto della norma) e di quelle dei mesi autunnali (da settembre a novembre) e di dicembre che hanno parzialmente riequilibrato un valore medio annuo che, altrimenti, sarebbe stato molto alto a causa delle continue anomalie termiche positive da febbraio ad agosto.

Il totale annuo di Cosenza, pari a 649,6 mm, è il valore più basso di tutta la storia climatica della città bruzia (anche se mancano i dati dal 1989 al 1994 che, come noto, sono stati secchissimi, probabilmente anche in misura maggiore rispetto a questo terribile 2017). L’anomalia negativa rispetto alla media ’87-’06 (pari a 837,4 mm) è di -22%.

Il valore dell’SPI dell’anno 2017, cioè lo Standard Precipitation Index (che misura lo stato di severità della siccittà in luogo), è stato di -2,04 cioè un anno GRAVEMENTE SICCITOSO (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo consultabile cliccando al seguente link).

 

Città di Crotone

Da un punto di vista termico la temperatura media annua è stata di 18,1° a fronte di una media del periodo ’87-’06 di 17,3°; anno, pertanto, complessivamente sopra media: +0,8°, a causa di ben 7 mesi consecutivi molto più caldi della norma (da febbraio ad agosto), di tre mesi in media (quelli autunnali) e di un mese di dicembre che, contrariamente al resto della regione, è risultato anch’esso molto caldo. La pesante anomalia negativa di gennaio non è bastata a riequilibrare il risultato finale.

Resoconto climatico

Il totale annuo di Crotone è stato di 543,2 mm a fronte di una media nel ventennio ’87-’06 di 589,6 mm: valore basso, che infatti ha generato un’anomalia annua negativa dell‘8%, ma non bassissimo visto che la città pitagorica ha vissuto, nel passato, anni con meno di 350 mm annui: come il 2001 (quando caddero 312,6 mm), il 1956 (354 mm) o il 1989 (338,4 mm).

Il valore dell’SPI dell’anno 2017, cioè lo Standard Precipitation Index (che misura lo stato di severità della siccittà in luogo), è stato di -0,59 cioè un anno NORMALE (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo consultabile cliccando al seguente link).

 

Città di Catanzaro

Resoconto climatico

Da un punto di vista termico la temperatura media annua è stata di 16,6° a fronte di una media del periodo ’87-’06 di 16,0°; anno, pertanto, complessivamente sopra media: +0,6° a causa dei soliti 7 mesi consecutivi più caldi della norma (da febbraio ad agosto); la pesante anomalia negativa di gennaio (ben -2,2° rispetto alla media) e dei mesi autunnali (sett-ott-nov) e invernale di dicembre, non sono stati sufficienti a riequilibrare il valore finale.

Il totale annuo di Catanzaro è stato di 840 mm a fronte di una media negli anni ’87-’06 di 925,1 mm: pertanto un’anomalia negativa del 9%

Insomma, un anno sicuramente più secco della norma ma non in misura eccezionale: il record negativo di 588,2 mm dell’anno 1989 è lontanissimo!

Il valore dell’SPI dell’anno 2017, cioè lo Standard Precipitation Index (che misura lo stato di severità della siccittà in luogo), è stato di -0,71 cioè un anno NORMALE (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo consultabile cliccando al seguente link).

Città di Vibo Valentia

Resoconto climatico

Da un punto di vista termico la temperatura media annua è stata di 15,1° a fronte di una media del periodo ’87-’06 di 15,2°; anno, pertanto, complessivamente in media o poco al di sotto (-0,1°) nonostante i 7 mesi consecutivi più caldi della norma da febbraio ad agosto; anche in questo caso l’azione riequilibrante della media è stata affidata alla pesante anomalia negativa di gennaio (ben -2,5° rispetto alla media) e dei mesi autunnali (sett-ott-nov) e invernale di dicembre (si notino, in particolare, le anomalie di -1,5° di novembre e dicembre). E’ da segnalare, comunque, che le anomalie appena indicate sono state calcolate su valori medi relativi al periodo 2000-2015; periodo notoriamente leggermente più caldo di quello ’87-’06 su cui si sono basate le altre stazioni: è possibile, quindi, che le anomalie mensili di Vibo Valentia, riferite al periodo ’87-’06, sarebbero state di qualche decimo più alte.

Il totale annuo di Vibo V. è stato di 725,2 mm a fronte di una media di 887,8 mm con un’anomalia negativa del 18%. Come per Catanzaro, si tratta di un valore basso, senza dubbio, ma non eccezionalmente basso, che in passato è stato battuto molte volte, fino al record minimo di 551,2 mm del 1967.

Il valore dell’SPI dell’anno 2017, cioè lo Standard Precipitation Index (che misura lo stato di severità della siccittà in luogo), è stato di -1,28 cioè un anno MODERATAMENTE SICCITOSO (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo consultabile cliccando al seguente link).

 

Città di Reggio Calabria

La temperatura media annua è stata di 18,83° a fronte di una media del periodo ’87-’06 di 18,76°; un anno, pertanto, termicamente in media o poco al di sopra: +0,1°. Risultato ottenuto mediando, come negli altri casi, la pesante anomalia negativa di gennaio, quelle di settembre, ottobre, novembre e dicembre, così come le anomalie positive da febbraio ad agosto. 

Il totale annuo di Reggio Calabria è stato di 571,5 mm a fronte di una media di 572,2 mm: un valore pertanto pienamente in media.

Anche il valore dell’SPI dell’anno 2017, cioè lo Standard Precipitation Index (che misura lo stato di severità della siccittà in luogo), conferma tale situazione: -0,16 cioè un anno NORMALE (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo consultabile cliccando al seguente link).

 

Foto in copertina di Leonardo Di Luca e Antonio Iovene

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