Veloce focus per rimarcare che è imminente l’ingresso di un nuovo impulso perturbato causato dall’ennesimo affondo di una saccatura in quota apportatrice di aria fredda alle quote alte (-25° a 5550 m slm) generante un minimo al suolo di circa 1010 hPa che nella notte e nel primo mattino di sabato si formerà sottovento alle Alpi traslando poi velocemente verso i Balcani.
Tutto ciò provocherà nella tarda serata di venerdì un peggioramento delle condizioni meteo con piogge e temporali che interesseranno la nostra regione a partire dall’alto tirreno cosentino, per poi estendersi durante la notte a quasi tutto il territorio regionale, fermo restando che le aree maggiormente colpite saranno sempre quelle tirreniche e quelle interne. Le piogge intermittenti dovrebbero proseguire, con minore intensità, anche nel corso della mattinata di sabato sopratutto su cosentino tirrenico e interno, su lametino e vibonese, per poi esaurirsi gradualmente ovunque dal pomeriggio.
Sabato notte / primo mattino, in ogni caso, si registrerà anche l’irruzione di aria fredda al suolo, con l’ingresso di una isoterma praticamente invernale di +2° / +3° a circa 1450 m slm che, quindi, permeterrà la ricomparsa di deboli nevicate oltre i 1400 m slm su Pollino e Mula e oltre i 1500 m slm su Sila. In ogni caso non si escludono fioccate momentanee anche a quote più basse in caso di eventi più intensi. Le vette aspromontane non dovrebbero invece vedere nessuna fioccata visto che la termica che raggiungerà il reggino sarà un po’ più alta rispetto a quella che interesserà la Calabria centro-settentrionale. Si veda la fig. 1 estratta dal nostro modello ad alta risoluzione WRF-EMM2 che mostra le aree (in rosso) che dovrebbero essere interessate dalle (esigue) nevicate.
Le nevicate, comunque leggere, dovrebbero incominciare nel cuore della notte o al max alle prime luci dell’alba e poi potrebbero proseguire in maniera intermittente sino alla tarda mattinata, permettendo forse anche qualche scenografica imbiancata.
Dal pomeriggio di sabato, infine, si attende la cessazione di ogni fenomeno nevoso (oltre che di quelli piovosi a valle) in vista di quel miglioramento che ci garantirà una domenica stabile ovunque.
fig. 1
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