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Due tornado nell’area di Crotone:

FOTO & ANALISI DELL'EVENTO

(si ringrazia l’appassionato ed esperto di meteorologia crotonese Francesco Schipani, per le foto, i video e le preziose informazioni fornite, indispensabili per la stesura del presente articolo)

Come anticipato nell’articolo di ieri, nella mattinata di oggi domenica 25 novembre 2018, intenso maltempo ha interessato le zone ioniche del catanzarese, dove si sono verificati numerosi allagamenti e interruzioni tra le zone di Botricello (CZ ) e Cropani (CZ) e, soprattutto, sul basso crotonese, in particolare la zona di Crotone e aree limitrofe dove, oltre ad abbondanti piogge (in alcuni casi sono stati raggiunti i 60 mm come a Papanice) si sono verificati anche due fenomeni vorticosi intensi, ovvero due tornado, le cui traiettorie presunte sono indicate sulla mappa riportata di seguito:

Due tornado nell'area di Crotone

Il primo tornado di cui si ha notizia dovrebbe essersi abbattutto intorno alle 12:30 – 13:00 nel comune di Rocca di Neto, in particolare sulle contrade Iannello e Cantorato, producendo, come visibile dalle foto del sito www.wesud.it, danni ingenti come alberi sradicati e tetti divelti. L’ultima delle tre foto è tratta dal web (fonte non conosciuta) e si riferisce a contrada Bucchi, prossima a quelle suddette.

Due tornado nell'area di Crotone

Due tornado nell'area di Crotone

Due tornado nell'area di Crotone

Il secondo tornado dovrebbe essersi abbattuto poco dopo, probabilmente intorno alle 13:30, nelle vicinanze della città di Crotone. In particolare quest’ultimo tornado ha investito lo store “Unieuro” posto sulla SS106 in località Passovecchio, producendo anche qui danni ingentissimi con la devastazione dello stesso store, come testimoniano le foto di Anselmo Iovine (presa da web), Francesco Schipani e Giuseppe Mercurio:

Due tornado nell'area di Crotone

L’intensità dei due tornado è stata impressionante.

Ricordiamo che uno dei metodi più diffusi sistemi di classificazione dei fenomeni vorticosi è la cosiddetta “scala Fujita avanzata“, un sistema basato sull’analisi a posteriori dei danni provocati dal fenomeno vorticoso; sistema che suddivide i tornado i 6 classi d’intensità: dalla EF0 (con danni minori) alla EF5 (con danni catastrofici).

In base a tale sistema è possibile ipotizzare, semplicemente analizzando le (poche) foto in possesso, che il primo tornado sia stato di intensità EF1, con “Danni moderati, per cui i tetti subiscono danni seri venendo parzialmente distrutti, le case mobili possono ribaltarsi e/o subire seri danni. Porte e finestre distrutte. Danni superficiali o assenti in strutture in muratura“, per il quale si stimano venti di 138-177 km/h.

Il secondo tornado potrebbe, invece, essere stato caratterizzato da una potenza maggiore visto che, nella zona UNIEURO, dalle foto in possesso, sembra abbia sollevato auto, quindi si potrebbe ipotizzare una intensità EF2 Danni significanti, con tetti scoperchiati, case mobili distrutte, automobili sollevate da terra. Alberi di grandi e con radici ben profonde possono essere completamente sradicati, oggetti leggeri trasformati in pericolosi detriti volanti ad alta velocità. Possibili danni significativi in edifici in muratura“, per il quale si stimano venti di 178-217 km/h.

In ogni caso si ribadisce che tale classificazione, con la relativa stima dell’intensità dei venti, andrebbe approfondita tenendo conto di una procedura complessa basata su 28 indicatori di danno: va quindi presa con grande cautela, come prima stima di larga massima, in attesa di ulteriori approfondimenti.

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